giovedì 1 marzo 2012

Venghino signori. Riapre il Luna Park As Roma


Venghino signori. E che a nessuno manchino lecca-lecca, pop corn dolce e zucchero filato. Riapre il Luna Park chiamato Roma. Questo splendido parco giochi, ricco di attrazioni e luci intermittenti, che dei luoghi dedicati ai piccini, ma che piacciono anche ai grandi, condivide le più importanti caratteristiche, tra le quali il senso di decadenza che ti dà osservare lucidamente la faccia di un clown.

In questo splendido, luminoso e, soprattutto, a tratti inquietante, Luna Park chiamato Roma, qualche passo sembra sia stato fatto. Si è scesi dalla nave pirata che in autunno era stata l'attrazione più gettonata, con tutti i suoi alti e bassi e che oltre alla nausea, non stimolavano altro, per salire sul trenino delle montagne russe.

E allora salite meravigliose, lente, che ti permettono di ammirare il panorama e ti fanno sentire il re del mondo, vedi le vittorie in goleada contro Cesena e Inter e poi discese vorticose, quasi infinite, affrontate a occhi chiusi, che ti ribaltano lo stomaco e spostano il fegato. Vedi le sconfitte contro Cagliari e Siena.

Questo il campionato della Roma: serie infinite di salite e discese, indipendenti dalla volontà del macchinista, figurarsi dei passeggeri o degli spettatori. Il movimento, però, è solo un'illusione: il binario è chiuso, identico, quasi noioso. E ad ogni enorme gioia, segue una scontata delusione. Per poi tornare al punto di partenza.

Il lato comico della storia è che mentre noi, non paghi, sgomitiamo per rimetterci in fila, il nostro obiettivo non si allontana nemmeno di un millimetro. Resta lì, immobile, come se nessuno lo volesse.

Il tempo stringe e il tramonto si avvicina, insieme all'inevitabile chiusura del Luna Park. Ma a noi non sembra interessare: ci sediamo, agganciamo le cinture e prepariamo l'ugola per urlare ancora. Pronti a un altro giro?


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