mercoledì 21 dicembre 2011

Bologna-Roma: le pagelle. Premiato Taddei, in pochi sotto il sette, come Osvaldo

Le pagelle di Bologna-Roma:

Stekelenburg 7: spettatore non pagante nel primo tempo, nella ripresa sfodera tre interventi superlativi. Solo i grandi portieri sanno mantenere la concentrazione anche dopo 45 minuti passati interamente al gelo.


Rosi 7: la maturazione e la crescita di questo calciatore sono evidenti. Inizialmente soffre la pressione di Diamanti, poi gli prende le misure ed è lui a suonare la carica. Va anche vicino al gol. Perfetto.


Heinze 7: guida la difesa con grande sapienza, tenendo alta la linea del fuorigioco. Finalmente attento anche nelle marcature sui calci d'angolo, non disdegna qualche sortita offensiva. E' insuperabile. Diga.


Juan 7: dopo il match di Napoli si rende protagonista di un'altra partita di grande pulizia. Accanto ad Heinze fornisce alla retroguardia una sicurezza che la difesa giallorossa mai in questa stagione aveva mostrato. Ritrovato.


Taddei 7.5: con una splendida volè apre le marcature, segnando il primo gol della sua "nuova" stagione da terzino. Una rete importante, per la squadra, ma soprattutto per lui, che premia un inizio di annata di grande sacrificio. Per il resto non sbaglia nulla: solito dinanismo e solita corsa. Sorriso.


De Rossi 7: continua ad abbassarsi sulla linea dei difensori, svolgendo, a tratti, il ruolo di terzo centrale, in fase di impostazione e di incontrista in fase di copertura. Ancora una volta non gli si può rimproverare nulla. Nè Di Vaio, né Mundigay o Perez vedono mai la palla.


Simplicio 7: terza presenza da titolare e terzo voto ampiamente sopra la sufficienza. Gioca in verticale davanti a De Rossi e si lascia andare anche a qualche meravigliosa leziosità che come recitava una vecchia pubblicità di un thè fa bene qui e qui. Con un colpo di tacco apre la gara e libera al tiro Francesco Totti (miracolo di Gillet), con uno splendido movimento senza palla, innesca il gol del 2-0 di Osvaldo. Mica male per uno che non solo non era stato portato in ritiro, ma che sembrava proprio fuori dal progetto. Con il ritorno di Gago tornerà di nuovo in panca?
(35' st Viviani sv: terza presenza in Serie A. Minuti importanti per acquisire esperienza)


Pjanic 6.5: tra i tre di centrocampo sembra quello leggermente più in difficoltà, ma esce alla distanza. Il modo con cui, nella ripresa, palla al piede, se ne va lasciando ben tre avversari sul posto, è da far stropicciare gli occhi. Il 2012 sarà il suo anno, ne siamo certi.
(26' st Greco sv: entra a risultato ampiamente acquisito e svolge il suo compitino senza sbavature)


Totti 8: altri punti dal suo ritorno in campo: questo per far capire l'importanza del Capitano negli schemi, ma soprattutto nei risultati, della squadra di Luis Enrique. Un solo particolare manca al completamento della festa giallorossa: l'assenza del suo gol.  Ci prova su calcio di punizione, di testa, dalla distanza, sempre senza successo. La sua grandezza sta nel non incaponirsi, nemmeno quando, nel finale, ne avrebbe pieno diritto. Continua comunque a regalare assist e giocate da grandissimo fuoriclasse. Infinito.


Lamela 7: el Coco cresce di partita in partita. La cosa che sorprende di questo ragazzo è la sua maturità tecnica e tattica: ogni numero è finalizzato a qualcosa oltre a essere bello. Impreziosisce la sua prova con l'assist per il gol di Osvaldo. Realtà.
(23' st Bojan 6: con gli ampi spazi lasciati dal Bologna sotto di un uomo e alla ricerca del gol è incontenibile. Non riesce a sfondare, ma è una questione di tempo)   


Osvaldo 7.5: al Dall'Ara, ultimo stadio che lo aveva visto protagonista in Italia, prima del ritorno a Roma, si toglie la soddisfazione di siglare la sua settima bellezza giallorossa. Il record precedente (cinque reti) è ormai dimenticato. E' un bomber: fallisce occasioni clamorose (una incredibile dopo aver saltato addirittura Gillet), ma poi trova il gol più difficile. Deve continuare a fare questo: schiaffarla al di là dei portieri avversari.


All. Luis Enrique 7: è vero, i risultati aiutano, ma bisogna metterci anche qualcosa del proprio affinché le cose vadano per il verso giusto. Confermare dieci-undicesimi della formazione che ha battuto il Napoli è un buon inizio. Tenere Francesco Totti più vicino alla porta avversaria, un ulteriore passo in avanti. Al resto ci pensa la squadra, che si diverte nel tiqui-taca insegnato dal tecnico e sfrutta il cinismo italiano della "nuova" Roma per far male agli avversari. Obiettivo del 2012: oltre all'undici titolare, trovare la forza e gli stimoli per confermare anche prestazione e risultati.

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