domenica 18 dicembre 2011

Napoli-Roma: le pagelle. Lamela strepitoso, Simplicio utile, Totti porta assist e punti

Le pagelle di Napoli-Roma: 

Stekelenburg 6.5: mezzo voto in meno solo per il gol subito nel finale per mano (anzi piede) di Hamsik. Per il resto almeno tre interventi decisivi, ma soprattutto una difesa che appare ogni partita più tranquilla con il gigante olandese a difendere i pali della porta. Sta anche imparando l'italiano...

Rosi 6: nonostante rientrasse da un fastidioso infortunio e avesse, lungo il suo out, un cliente davvero scomodo come Zuniga, alla fine può sventolare una sufficienza piena. Primo tempo da rivedere, soprattutto in fase difensiva, secondo senza sbavature. Se divenisse concreto anche in zona cross...

Juan 6.5: se è in forma deve giocare. Uno dei migliori in campo a Udine, quasi impeccabile al San Paolo. Tutto dipenderà dal suoi fisico: se deciderà di smetterla con i capricci e girare a dovere, il posto al centro della difesa nessuno potrà metterlo in discussione.

Heinze 7: il modo con cui catechizza Juan alla mezz'ora del secondo tempo, è forse il più bello dei suoi interventi. Comanda la difesa a bacchetta e chiama i movimenti senza sbagliare nulla. Spesso si immola sulle conclusioni dei napoletani anche in maniera scomposta. Solito gladiatore. 

Taddei 6.5: la sua fascia è quella dove si balla di più. In fase offensiva e in fase difensiva. Quando Lavezzi, Maggio e Hamsik scendono lungo l'out sono dolori, ma il gol di Lamela e la maggior parte delle azioni più interessanti della Roma arrivano proprio dalla sinistra.

De Rossi 7: in difesa sarà straordinario, ma il suo posto è a centrocampo, nel vivo dell'azione. Annulla completamente, grazie anche all'aiuto di Greco e Simplicio, la mediana napoletana, che non riesce mai a sfondare. Impossibile chiedergli di più.

Simplicio 6.5: disinvolto. Svolge il suo compitino senza esagerare e facendo sempre la cosa giusta, con il minimo sforzo. Nel finale si toglie anche la soddisfazione di siglare il gol della sicurezza, il secondo in una stagione della quale tutto si può dire, ma non che lo veda protagonista.

Greco 6: sbaglia qualche pallone di troppo, ma dove c'è da picchiare, la sua presenza si fa sentire, eccome.
(35' st Perrotta 6: un tiraccio centrale. Può festeggiare anche lui)

Lamela 7.5: a parte il gol, magnifico, mostra numeri d'altissima scuola. Da promessa si sta trasformando pian piano in totale realtà.  

Osvaldo 6.5: tanto lavoro oscuro in pressione sugli esterni napoletani che gli toglie lucidità sottoporta. Nel primo tempo si mangia un gol "a tu per tu" con De Sanctis, nella ripresa prima spinge in rete un assist al bacio di Totti, poi spreca quello, altrettanto bello di Bojan. E quel dito sulla bocca a chi era diretto?
(26' st Bojan 6: pochi minuti per far impazzire la difesa del Napoli e mettere un pallone d'oro sui piedi di Osvaldo, incredibilmente fallito)

Totti 7: messaggio ai critici: l'ultima volta che la Roma aveva messo punti in cascina c'era il capitano in campo. Leggasi Lecce. Poi due assenze e due ko (Udine e Firenze), e nuovamente punti: uno con la Juventus, tre con il Napoli. Per di più gli assist per De Rossi contro i bianconeri e per Osvaldo al San Paolo indovinate di chi portano la firma?
(43' st Viviani sv: seconda presenza in Serie A. Sempre meglio)


Allenatore, Luis Enrique 6.5: non si sarà italianizzato, ma il gioco mostrato con la Juventus prima e con il Napoli dopo, appare quanto di più lontano dal tiqui-taca. Per la prima volta, però, ogni calciatore sembra schierato nel proprio ruolo et voilà, pensate un pò, arriva anche la vittoria su un campo difficile come il San Paolo. A volte il calcio è così semplice...


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