C'è salito
prima Vucinic e poi Borriello. Ha fischiato, attirando Pizarro. Ora
s'è preso anche la nostra continuità. Le nostre velleità di coppe
italia . E anche una stellina d'argento, che dovrà aspettare
un'altra stagione, forse, prima di poter brillare sulle nostre
maglie. Parliamo di questo particolare treno che procede in una sola
direzione, lungo la tratta Roma-Torino. E' proprio, vero, che il
treno dei desideri all'incontrario va.
Presupposto
scontato, ma doveroso: non eravamo prossimi a vincere la Champions
League dopo la vittoria contro il Cesena, non saremo costretti a
lottare per la retrocessione dopo la pesante, inutile negarlo,
sconfitta contro la Juventus.
Alcune
puntualizzazioni però vanno necessariamente fatte: non abbiamo
capito il turn over di Luis Enrique. D'accordo le tre partite in una
sola settimana, i tanti infortunati e il bisogno di gestire la
condizione atletica dei calciatori più importanti. Ma non sarebbe
stato meglio schierare questa squadra, nettamente più inferiore
rispetto a quella vista in campo contro il Cesena, proprio contro i
romagnoli? Bojan in avanti è stato impalpabile, annullato dalla
fisicità di Bonucci e Chiellini. Borini avrebbe dato maggiore
spinta. Taddei, spostato a destra, ha sofferto la rapidità di
Estigaribbia. Rosi, probabilmente, l'avrebbe contenuto meglio.
Soprattutto non abbiamo compreso la staffetta Juan-Kjaer. Perché
schierare il danese, in evidente difficoltà da settimane, su un
terreno come quello di Torino, difficile per qualità tecniche
richieste e soprattutto ambiente. Ovvio che la colpa della sconfitta
non sia attribuibile esclusivamente a Kjaer, ma il centrale ex
Wolfsburg non accenna miglioramenti. Sbaglia sempre nel leggere
l'azione difensiva, cadendo nel tranello dell'elastico degli
attaccanti avversari. Basti pensare che chiude la sua gara con
un'autorete, in un periodo storico del calcio in cui l'autorete è
praticamente estinta.
La speranza
è che questo 3-0, così come quello di Firenze, apra un nuovo ciclo,
fatto di altrettanti risultati utili consecutivi e di una vendetta
sportiva consumata ai danni della Juventus, così come era successo
contro la Fiorentina. Ci metteremmo la firma.
Nessun commento:
Posta un commento