domenica 8 gennaio 2012

Roma-Chievo: le pagelle. Totti, ritardo perdonato. Lamela è il calcio! Bojan deve essere più cinico

Stekelenburg 6.5: inoperoso per gran parte della gara, deve mettere le mani solo su un colpo di testa velenoso di Pellissier. Chiude imbattuto la seconda gara consecutiva. Mica male. 

 Taddei 6.5: destra, sinistra, centro. Mettetelo dove volete, lui sfodererà la solita prestazione di grandissima intensità. Gioca terzino solo da qualche mese eppure sembra correre lungo la fascia da una vita. Non sbaglia una chiusura e in fase propositiva fa impazzire i suoi avversari. Ormai non si può più parlare di sorpresa.

Juan 7: al posto giusto, al momento giusto. Sembra tornato ai suoi grandissimi livelli. L'obiettivo sarà mantenerli il più a lungo possibile.

Heinze 7: guida la difesa con grande maestria e con la solita cattiveria. È indispensabile per questa difesa.

Josè Angel 6: parte timoroso, poi cresce con il passare dei minuti, senza convincere mai fino in fondo. Appare ancora troppo confusionario e poco funzionale alla manovra. L'errore su fallo da laterale che innesca il contropiede del Chievo è da insufficienza grave. Salva il giudizio solo grazie a Moscardelli e al risultato finale. 

De Rossi 7.5: nonostante in questa settimana si sia allenato a singhiozzo si rende protagonista della consueta prova sopra le righe. Esce sfinito e l'Olimpico gli regala un'infinita standing ovation. Gli applausi del suo pubblico, oltre che ringraziarlo, sembrano chiedergli anche qualcosa. La firma. 
(31' st Greco sv. entra in campo subito dopo il raddoppio di Totti. C'è solo da osservare lo scorrere dell'orologio. E aspettare...)

Pjanic 7: un po' più nervoso rispetto al solito e anche meno pulito. Ha dalla sua la grande facilità di intuire il tipo di partita e interpretarla nel modo giusto. Sta diventando inamovibile.

Simplicio 7: quarta partita da titolare ed ennesima prova convincente. In campo a sorpresa al posto di Gago, è il vero cervello del centrocampo giallorosso. Mette lo zampino in ogni azione.
(22'st Gago 6 torna dopo un mese di assenza forzata. Deve riprendere il ritmo partita)

Totti 8: festeggia il ritorno al gol con una maglia splendidamente autoironica. Comprendere la differenza che passa tra il suo essere o non essere in campo è semplice quanto capire la differenza tra la luce e il buio. "Scusate il ritardo". E come non potremmo, Capitano?  (45'st Caprari sv)

Bojan 6.5: ha l'arduo compito di sostituire l'uomo più prolifico di questa squadra, Osvaldo, ma entra in campo senza alcun timore. Manca del cinismo necessario a concretizzare le tante occasioni che gli capitano tra i piedi. Deve crescere.

Lamela 7: questo ragazzo è il gioco del calcio! Parte sulla destra, ma diventa realmente pericoloso sulla sinistra, out lungo il quale si procura anche il calcio di rigore in un'azione molto simile a quella che aveva sbloccato il match del San Paolo. Ogni volta che tocca la palla si ha la certezza che sta per succedere qualcosa. Il bello è che l'argentino non solo è concreto, ma anche bello da vedere. E ha solo 19 anni! 

All. Luis Enrique 7: conferma per 9/11 la formazione di Bologna, dando l'impressione che, infortuni permettendo, avrebbe voluto metterla in campo identica. Non sbaglia nulla, nemmeno un cambio. Finalmente si dimostra pazzo e savio con lo stesso grado d'intensità. Avanti così. 

Arbitro Russo di Nola 5.5: per larghi tratti sembra davvero in confusione, invertendo anche le punizioni più semplici. Assegna due rigori dubbi, bilanciando comunque almeno altre due decisioni errate, sempre in area di rigore.

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